lunedì 5 agosto 2013

Soldati

Soldati (Ungaretti, 1918)

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

Allora era piombo o acciaio: era la guerra.

Oggi?
Stessa precarietà, meno sangue, stesse vittime.

La guerra odierna è quella che il capitale sovranazionale (è la globalizzazione,bellezza!) sta facendo alla biosfera. Noi viviamo nelle nostre città e campagne, ci siamo radunati in popoli, ci siamo dati regole, parlamenti, presidenti; per convivere o conquistare, a volte soccombere; la nostra categoria normativa è la nazione: il guscio che ci comprende.
Tutto questo è finito: il capitale, che una volta usava lo stato come campo di lotta contro altri capitali e contro di noi, ora gioca su tutti i campi contemporaneamente. Ecco perché le Costituzioni sono vincoli, i governi orpelli, i diritti sociali diventano ricordi mentre si discute di quelli civili, tanto non costan nulla!
Che importa se il No Cav va o resta, se il Lettino campa o si estingue: Napo II sta traghettando un feretro vuoto (lo Stato) nello spazio vuoto del mercato globale.
Questi geni della finanza non hanno capito che quando avranno conquistato il mondo fino all'ultima briciola commerciabile, ma non ci sarà nessuno in grado di comprarla, saremo tutti estinti, ANCHE LORO.
A meno che non abbiano progettato un mondo chiuso per poche migliaia di api regine, coi loro alveari di servitori, e tutti gli altri si fottano.

Siano maledetti!
Che la loro maledizione sia la nostra consapevolezza, da cui esploda una disperata voglia di sopravvivere.

Si chiama lotta di classe, ricorda qualcosa??

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