giovedì 28 novembre 2013

I SOCIALDEMOCRATICI DELL'SPD E L'INTERNAZIONALISMO PROLETARIO.

  Berlusconi non è più senatore. Non mi è mai piaciuto né come politico, né come essere umano, né come piazzista ma non mi pare il caso di eccedere nei festeggiamenti. Andandosene, coi suoi dossier e le sue televisioni, lascia dietro di se diversi bocconi avvelenati e una pletora di miopi entusiasti i quali credono che da ora in poi tutto sarà più lindo e preciso.

  I suoi storici oppositori, e recenti alleati, con chi se la prenderanno ora se dovesse risalire lo spread? Senza la sentina di tutte le infamie chi si assumerà il compito di distruttore della Patria?

  Un'idea ce l'avrei, è talmente ovvia che credo l'abbiano avuta in molti.

  L'economia va male. Con Berlusconi, Monti o Letta non cambia, va male non perché il capo del governo, chiunque sia, è un incapace, ma perché la politica economica dell'Eurozona è sbilanciata a favore delle caratteristiche e degli interessi nordici. Bersani poteva dire che era colpa del satiro, questi poteva dire che era colpa dei comunisti (che tenerezza!), entrambi erano telecomandati da Francoforte.

  Ora cosa cambia? Letta a chi darà la colpa? A Brunetta? Siamo seri!

  Da ora in poi la colpa sarà dei populisti! Chi sono costoro? Quelli che con sgraziati volteggi abbandonano le usate greppie e si avviano sulla promettente strada dell'euroscetticismo in questo dimostrando, se non pudore, almeno furbizia. Prestigiosi (!) leader della destra si stanno interessando alla teoria economica (fino ad ora erano interessati solo all'importo dei contributi) e vanno scoprendo che l'euro è una mostruosità;  i cittadini è un po' che se ne sono accorti "empiricamente"; loro, i prestigiosi leader, non vogliono farsi trovare impreparati e stanno studiando...

  A dire il vero anche altri stanno studiando, a sinistra, sottotraccia, sfidando l'ostilità dei loro gruppuscoli e partitini che continuano a proporre idee e prassi utili un secolo fa ma oggi ridotte a liturgia. Verranno assimilati ai populisti di cui sopra. Poco importa se i tempi, i modi, i programmi non coincidono: -Sei contro l'Europa? Sei il nemico populista!-

  Che fare? L'Europa sarà sempre li a contenerci tutti, l'Unione europea dovrà essere aggiornata per aderire alle necessità di tutti gli europei, l'euro scomparirà perché contrario agli interessi nostri e degli USA (almeno).
Gli unici a cui l'euro fa comodo sono le élite tedesche, le quali campano sullo sfruttamento dell'ex DDR, degli immigrati e dei partner europei, col beneplacito dei "compagni" dell'SPD.
Chi glielo spiega ai leader della nostra "sinistra" che ancora sperano nell'internazionalismo proletario?

2 commenti:

  1. Oddio, uno che ha cercato di spiegarglielo ce l'avrei anche presente, ma quelli preferiscono la strategia del ditino :-)

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  2. Più d'uno ci ha provato. Forse (forse) repetita iuvant...

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