martedì 20 dicembre 2016

IL CONFRONTO È BELLO

  Se io ho un'idea e tu un'altra, se ci confrontiamo, avremo due idee ugnuno.
Cazzate!
 
  Se io ho un'idea e tu una stronzata, confrontarle mi farà perdere tempo e tranquillità e poi io resterò con la mia idea e tu con la tua stronzata.
Chi decide fra idea e stronzata? I fatti.
 
  Come mai questo pessimismo dialettico?
 
  Sono quattro anni che, fatta una intima e motivata autocritica, liberatoria e gratificante, cerco di indurre lo stesso processo in chi mi capita di avvicinare.
Fatica improba: quelli che si convincono e onestamente ammettono i loro precedenti abbagli sono pochissimi e per questo tanto più apprezzabili; poi ci sono quelli che impercettibilmente cambiano parere approdando a più documentati lidi ma lo fanno in silenzio imputando questo loro ravvedimento, forse, al mutare dello zodiaco; infine ci sono quelli, i più, che non vogliono capire, per fiducia mal riposta, convenienza, malafede.
 
  Ai fiduciosi piddini è inutile dire -il PD ti sta fregando- come a un credente è inutile dire che il suo dio non esiste, o quanto meno esiste come tutti quegli altri: sguardo stralunato ed anatema! A quelli a cui conviene non puoi chiedere l'atto eroico di rinunciare al culo al caldo, forse quando li metteranno a sedere sul davanzale... Con quelli in malafede non si parla: il tempo che resta da vivere è breve.
 
  Quindi da oggi chiunque difende l'indegno, ripete motivazioni fruste e false, in pratica non vuole-può-sa ascoltare verrà zittito. Si tratta di bonifica ambientale.
 
  Il tempo è poco e la pazienza finita.

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