Ho un sogno: il Presidente Renzi fa un discorso ufficiale a reti unificate.
-Concittadine, Concittadini, a poche ore dal voto referendario vi chiedo di dimenticare le contrapposizioni e le asprezze della campagna elettorale, il momento è solenne e merita la massima unità del Paese.
Pertanto per uscire dal ginepraio in cui ci hanno ridotto i costituzionalisti, i tecnici, i giornalisti, i testimonial e i cantautori vi chiedo di ritornare alle parole della guida inarrivabile di questo Paese, colui che da quasi sessantacinque anni rappresenta il popolo italiano come deputato, Presidente della Camera, Presidente della Repubblica per ben due volte, caso unico nella storia repubblicana, e infine senatore a vita
Ebbene il 13-12-1978 il Presidente emerito, allora capogruppo del PCI alla Camera, fece un discorso memorabile (googlare per credere) che spazza ogni incertezza e disinformazione; la sostanza è che il progetto euro-peo contrasta col benessere dei cittadini italiani, con le loro attività economiche e, infine, con la democrazia.
Quindi rifacendomi a tanta esperienza e saggezza vi chiedo di respingere le proposte di modifica referendaria e di salvaguardare in tal modo quel che resta della Costituzione del '48.
Appena superato questo scoglio mi impegno a mondare la legge fondamentale di una macchia incautamente inserita dai miei predecessori e rispondente alle richieste dei poteri esogeni vituperati dal Presidente emerito: il pareggio di bilancio, vero abominio economico e sintomo di schizofrenia giuridica.
Confidando che queste mie parole non vi gettino nello sconforto ma anzi rasserenino il vostro futuro a cui spero di provvedere a lungo e comunque fino a quando mi vorrete, auguro a tutti voi una buona serata con un film di Stanlio e Ollio.-
Qui mi sveglio e continua l'incubo...
-Concittadine, Concittadini, a poche ore dal voto referendario vi chiedo di dimenticare le contrapposizioni e le asprezze della campagna elettorale, il momento è solenne e merita la massima unità del Paese.
Pertanto per uscire dal ginepraio in cui ci hanno ridotto i costituzionalisti, i tecnici, i giornalisti, i testimonial e i cantautori vi chiedo di ritornare alle parole della guida inarrivabile di questo Paese, colui che da quasi sessantacinque anni rappresenta il popolo italiano come deputato, Presidente della Camera, Presidente della Repubblica per ben due volte, caso unico nella storia repubblicana, e infine senatore a vita
Ebbene il 13-12-1978 il Presidente emerito, allora capogruppo del PCI alla Camera, fece un discorso memorabile (googlare per credere) che spazza ogni incertezza e disinformazione; la sostanza è che il progetto euro-peo contrasta col benessere dei cittadini italiani, con le loro attività economiche e, infine, con la democrazia.
Quindi rifacendomi a tanta esperienza e saggezza vi chiedo di respingere le proposte di modifica referendaria e di salvaguardare in tal modo quel che resta della Costituzione del '48.
Appena superato questo scoglio mi impegno a mondare la legge fondamentale di una macchia incautamente inserita dai miei predecessori e rispondente alle richieste dei poteri esogeni vituperati dal Presidente emerito: il pareggio di bilancio, vero abominio economico e sintomo di schizofrenia giuridica.
Confidando che queste mie parole non vi gettino nello sconforto ma anzi rasserenino il vostro futuro a cui spero di provvedere a lungo e comunque fino a quando mi vorrete, auguro a tutti voi una buona serata con un film di Stanlio e Ollio.-
Qui mi sveglio e continua l'incubo...