sabato 26 aprile 2014

NAUSEA

  Mi sento di sinistra, forse un po' eretico, da quasi due decenni continuo a domandarmi come mai non sono mai stato perfettamente soddisfatto dell'"offerta politica": c'era sempre una nota stonata.

  Poi ho capito: non ero io quello strano, era l'offerta inadeguata.

  Puoi propugnare la rivoluzione proletaria se il tuo obiettivo è radicale e lo pratichi radicalmente, non se ti limiti ad essere una porta di contenimento a sinistra per quelli più mosci di te.

  Puoi essere l'ideale erede dei più grande partito comunista occidentale e perseguire una politica cauta e ponderata a favore della massa dei tuoi elettori, ma non se ti acconci ad essere la ruota di scorta di un programma antipopolare e filocapitalista.

  Oggi, dopo aver sempre saputo che il rapinatore è il capitalismo, ma aver capito da poco che la sua arma è l'euro, ed essere giunto alla conclusione che la prima mossa dovrebbe essere disarmare il nemico, mi ritrovo con le variegate sinistre nazionali che vorrebbero il rapinatore più urbano, che mettesse un limite massimo alla rapina e a questo scopo i rapinati dovrebbero emettere, riuniti, un comunicato di protesta (vibrata se radicali).

  So che altri la pensano come me, se non ci danno spazio sono distratti o traditori?

  E io se li mando a cagare sono eretico?